DUBAI
Dubai e Abu Dhabi
Dubai è diventata negli anni una meta accessibile e desiderata da molti. Dubai offre esperienze uniche e sa adattarsi a diverse tipologie di viaggiatori. Dalle famiglie ai gruppi di amici, dai più giovani fino ai viaggiatori esperti ognuno può trovare un motivo per visitare Dubai.
Io sono partita ad aprile e ho trovato molto caldo. Da sondaggi fatti con gli operatori del posto è consigliabile visitare il paese da ottobre ad aprile compresi preferendo questi mesi a quelli della nostra estate che a Dubai raggiunge punte di oltre 50 gradi e altissimi livelli di umidità. Per rinfrescare l’arsura il governo degli Emirati ha dato il via ad un esperimento che prevede il bombardamento delle nuvole con sali naturali così da creare “artificialmente” il fenomeno temporalesco.
La scelta se volare su Dubai o su Abu Dahi non è stata semplice ma alla fine ha vinto l’idea di viaggiare con Emirates e soggiornare a Dubai.
Il volo con Emirates è stato molto comodo e puntuale sia all’andata che al ritorno con un servizio impeccabile e tanti plus disponibili tra cui free wifi a bordo, intrattenimento televisivo in diretta (sport e attualità), pranzo e cena di buon livello nonché orari molto comodi.
Un viaggio negli Emirati Arabi deve prevedere una buona organizzazione del viaggio dall’Italia senza troppa improvvisazione per non perdere opportunità uniche e non affidarsi a specialisti poco professionali. Il tempo è poco e va gestito bene.
Io ho suddiviso idealmente il viaggio in tre segmenti affidandomi a guide esperte e agenzie note. Prenotando in anticipo ho avuto l’opportunità di evitare lunghe code, scegliere gli orari migliori e risparmiare rispetto ai prezzi del fai da te direttamente sul posto.
Il deserto
Le proposte sono diverse, dalla visita veloce alle più complete che comprendono la notte in tenda.
Io ho optato per la giornata nel deserto con diverse attività senza però la notte nel campo beduino. Siamo partiti nel primo pomeriggio da Dubai e surfando sulle dune prima in quad poi in jeep e infine sulla tavola abbiamo passato una giornata incantevole. Devo ammettere che l’esperienza sulla tavola per fare sandboarding è stata molto simpatica ma non mi è riuscita un granché.
Il deserto è un luogo magico. Il deserto sabbioso è il deserto per eccellenza. Quello rosso è ancora più emozionante. Bellissima esperienza adatta a tutti. Dopo le foto sulle dune ci siamo rinfrescati con frutta fresca e succo di noce di cocco. Poi ci siamo spostati verso il campo tendato per la cena e lo spettacolo serale.
L’organizzazione è stata perfetta. Il menù vario e la cucina ottima. Un barbecue di carne di ogni tipo e tantissima verdura. Naturalmente non sono mancati i piatti tipici accompagnati dal tipico pane cotto al momento in un forno scavato nella pietra. All’interno del campo si poteva approfittare di diverse attività. Dalla possibilità di tatuarsi un disegno tribale con l’henné a quella di fumare il tipico narghilè. Un bellissimo falco si prestava a set fotografici posandosi sul braccio dei meno timorosi per essere accarezzato.
Fuori dal campo un gruppo di cammelli aspettava placido per una foto o per una breve passeggiata tra le dune. La cena è stata accompagnata da una serie di spettacoli molto piacevoli. La danzatrice araba e lo spettacolo con il fuoco ci hanno fatto compagnia fino allo spuntare delle stelle. Poi tutti con il naso all’insù nella buia notte che sembrava non finire mai tanto era bella.
Abu Dhabi
Abu Dhabi è la capitale dello stato formato dall’unione dei sette Emirati che hanno dato origine agli Emirati Arabi Uniti. L’emirato di Abu Dhabi è anche l’Emirato più ricco dei sette. La ricchezza degli Emirati deriva dai giacimenti di petrolio. Abu Dhabi possiede il 90% del petrolio presente nello stato, e copre il 10% della richiesta mondiale di oro nero. Mentre Abu Dhabi ha ancora riserve petrolifere per altri 200 anni, nell’emirato di Dubai il petrolio è praticamente finito. Abu Dhabi ha un territorio più vasto rispetto a Dubai ed ha preferito estendersi in larghezza piuttosto che in altezza. Anche qui troviamo i grattacieli ma sicuramente non paragonabili a quelli di Dubai. Troviamo invece tante residenze reali e quartieri a misura d’uomo. Il mare ha una costa più lineare e meno artificiale di quella di Dubai e anche i colori non tradiscono le attese.
Se si decide di trascorrere un solo giorno ad Abu Dhabi bisogna fare delle scelte su cosa visitare.
Io ho lasciato spazio alla grande moschea e al palazzo reale non facendomi scappare le Etihad Towers e la Corniche. Ho sacrificato l’isola di Saadiyat e la visita al Ferrari World.
Le varie proposte che trovate online spesso non includono il pranzo e viene proposta una pausa in un centro commerciale. Un po’ svilente. Evitate e affidatevi a noi per la scelta dell’operatore migliore.
La partenza per la capitale è stata di primo mattino.
Per raggiungere Abu Dhabi da Dubai ci vuole più di un’ora. Prima tappa la visita alla moschea.
La grande moschea bianca lascia senza fiato.
Costruita con marmo di Carrara e vetro di Murano riflette il sole in un rimbalzare di luce che acceca. Il mosaico del piazzale, i fiori dipinti ad adornare il pavimento e i lapislazzuli sulle colonne sono splendidi. Così come gli ornamenti interni, il tappeto e i lampadari.
Semplicemente magnifica.
La residenza reale è un inno al lusso e alla grandezza con ampi spazi e cupole imponenti. Gli sfarzi delle varie sale lasciano a bocca aperta. Per i visitatori è possibile rinfrescarsi in lavandini con rubinetti placcati in oro. Il giardino reale si affaccia sulla Corniche e sui palazzi del centro. Il palazzo reale con il suo stile arabeggiante è davvero splendido.
Dalle Etihad Towers si può osservare il panorama e avere una visione della città a 360 gradi da un altezza di quasi 300 metri e quando si scende si può passeggiare sulla Corniche riportando i piedi a terra sul lungo mare.
Una giornata intensa ma molto bella.
Dubai
Ed eccoci a Dubai. Il mio hotel era subito dopo la marina. Per le mie quattro notti ho scelto l’hotel Oaks Inn Battuta Gate. Il rapporto qualità-prezzo è stato ottimo. In una zona di Dubai un po’ periferica ma servita benissimo. L’hotel era di ottimo livello non a caso un 5 stelle. La hall, dal soffitto altissimo, era colorata da dipinti e impreziosita da sculture e lampadari in stile arabo come a voler far entrare subito il turista nell’atmosfera del luogo. Ottima la colazione e incredibile la stanza, praticamente una suite. Piacevole anche la piscina all’ottavo piano aperta fino a notte. Se scegliete questa soluzione chiedete una camera fronte città.
Dubai si gira in auto o in metro. Francamente ho preferito l’auto con i taxi o con Uber. Ho provato anche la metro e devo ammettere che fornisce un buon servizio. Mi sento di sconsigliare il noleggio o altri servizi per muoversi in auto. Il primo per il tanto traffico nelle zone centrali della città, il secondo perché affidarsi a servizi non certificati potrebbe nascondere qualche brutta sorpresa nel momento del pagamento della corsa.
Dubai è accesa 24 ore su 24. La città è sicura, anche se la chiave di tanta sicurezza sono le severissime leggi e le migliaia di telecamere che monitorano instancabilmente il comportamento delle persone presenti in città. All’arrivo in aeroporto viene fatta l’identificazione del volto per permettere il controllo capillare di chiunque sosti in città.
Ci sono molte cose da vedere e si può godere anche di un discreto mare e di una spiaggia ben attrezzata. La parte per trascorrere del tempo in spiaggia va dalla Jumeirah fino a Dubai marina. Almeno una mattinata è da dedicare al relax. Noi siamo stati al Riva Bech Club nella Jumeirah, ben attrezzato e con un bel mare. Spostandosi oltre le boe che delineano il tratto di mare in concessione, ci si può immergere in acqua cristallina con tantissimi pesci. L’ingresso al club era uno dei tanti servizi offerti dall’hotel comprensivo di navetta ad orari prestabiliti da e verso la spiaggia.
Naturalmente anche Dubai ha la sua moschea che prende il nome e spunto (anche se in miniatura) dalla mosche blu di Istanbul. Qui è possibile entrare e fare le foto. Prima bisogna togliere le scarpe e coprirsi il corpo e il capo. Il vestito viene consegnato all’ingresso. Un’esperienza istruttiva.
Il cuore di Dubai è diviso in due parti. La downtown con i suoi grattacieli e le sue fontane e la città vecchia. Io suggerisco di vederle entrambe se possibile sia di giorno che di sera. Per la cena consiglio invece la città vecchia e nello specifico il ristorante Alkhayma. È un ristorante tendato frequentato da molti arabi, segnale del buon rapporto qualità prezzo. Per non attendere il tavolo consiglio di prenotare.
La salita sul Burj Khalifa è un’esperienza da fare. Un ascensore velocissimo vi farà salire di 425 metri in 1 minuto o poco più. Il palazzo è il più alto del mondo al momento con i suoi 829,80 metri di slancio verso il cielo. Per raggiungere l’ascensore sono entrata nel Dubai Mall, un dedalo di gallerie di negozi dove perdersi è molto facile. Anche se prenotate il biglietto, ci sarà un po’ di coda da fare.
La città vecchia è quanto di più vero resiste a Dubai ed è tagliata in due dal Dubai Creek. Ad oriente si affaccia il mercato di Deira, ad occidente la parte più antica di Dubai, il Bur Dubai. Il passaggio tra le due sponde a bordo di un abra, la barca tradizionale, conserva qualocsa di magico. Al souk di Deira se volete comprare qualcosa contrattate. Ci sono ottime spezie, profumi, seta e tantissimo oro e gioielli di ogni tipo. Tutti i gioielli sono certificati e garantiti. Potete acquistare in Euro o in Dirham, la valuta del posto. Oggi il cambio prevede 1 Euro=circa 4 Dirham . Io ho sempre usato la carta di credito, che è accettata praticamente ovunque, selezionando il pagamento in Dirham.
Naturalmente, non mi sono fatta mancare una visita dall’esterno dei due hotel più rappresentativi di Dubai. L’Atlantis the Palm, proprio sul tronco della palma, e il Burj al Arab il 7 stelle a forma di vela.
Trascorrere la sera alla Dubai Marina passeggiando lungo la Dubai Marina Walk è molto rilassante a differenza del resto della citta. Io ho cenato in un ristorante italiano. Ristorante da Mario. L’ho scelto più per la location che per il menù che poi si è rivelato comunque ottimo. Consigliato. Potete usarlo come punto di riferimento per arrivare alla passeggiata, senza rischiare di perdervi sul lungomare ben più affollato e caotico. Dubai Marina di notte è illuminata a giorno ed è un posto speciale. Incredibile la somiglianza con Manhattan. Un’altra buona idea, può essere quella di cenare sui battelli che partono e navigano proprio nella baia di Dubai Marina.
Carina anche la visita al Dubai Frame, la grande cornice, con pavimento trasparente. Guardare sotto mette i brividi. Più di cento metri di vuoto. Anche qui potrebbe esserci un po’ di coda nonostante la prenotazione.
Non sono riuscita ad andare al museo del futuro, altri viaggiatori non ne parlavano con toni entusiasmanti. Ho rinunciato anche alla visita del Dubai Miracle Garden che invece avrei voluto vedere. Pazienza vorrà dire che tornerò.
Quindi Dubai e Abu Dhabi in 4 notti si può fare anche se si deve sacrificare qualcosa (prima di tutto il relax) ma al ritorno si ha l’impressione di aver vissuto un’esperienza unica nel suo genere.
I love Dubai
See you soon